sabato 25 agosto 2012

Un po' d'ordine, prima


Bisogna mettere un po’ di ordine nel mondo prima,
prima che venga Sofia e si accorga di quanto è doloroso tutto questo,
di quanto le tenerezze che si fanno ad un cane 
possano essere segno di una solitudine agghiacciante
perché in molti fanno le feste alla nostra Pamina senza neppure guardare noi negli occhi,
e accorgersi che hai un bellissimo pancione pieno di vita
che fiorirà da un momento all’altro.

Come farò a spiegarle che la smorfia della dolcezza, 
che l’amore con cui tutti s’impiastricciano il volto
è piatto e stropicciato come le sagome in cartone da vetrina oviesse, ammucchiate per strada 
prima che passi il camion?
Bisognerebbe mettere un po’ d’ordine prima, ma è faticoso, è realmente fuori misura.
Non possiamo andare da tutti e chiedere un po’ di rigore e sincerità, 
un po’ di misura affinché l’amore non si trasformi in una caricatura di se stesso.

Bisognerebbe, certo, ma non solo non ne abbiamo le forze, 
ma neppure il diritto. Sono passati troppi anni, e per fortuna,
da quando pretendevo di guarire il mondo.
Però una delle prime cose che cercherò di mostrare a Sofia,
sarà la differenza tra gli spasmi di una patetica richiesta
e il vero amore, che è sempre silenzioso e raggiante,
sopra ogni cosa composto e incapace di chiedere.

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