venerdì 13 gennaio 2012

c'è un giardino in fondo

Era un passante, la folla cercava di soccorrere a destra e manca tra le macerie, non si capiva più chi fosse vittima e chi soccorritore, tutti urlavano, si sostenevano l’un l’altro gridando di non mollare e nel frattempo imploravano l’aiuto di altri ancora, perché accorresse più gente possibile. Era un passante, e sfiorò i margini di quella folla. Alcuni lo guardarono sbigottiti, scandalizzati che non facesse niente, che non si rimboccasse le maniche e li aiutasse a scavare, ricoprendosi come gli altri di polvere e sudore. Chi in ginocchio, chi dimenandosi in terra, molti di loro lo insultavano e lo chiamavano vile e asociale, la bestia dicevano, ecco la bestia che non sa stare al mondo. A due che erano più vicini, lui che era un passante chiese Cosa è successo? Non vedi?, gli risposero gridando. Vedo, ma vedere non basta a sapere le cose. Voi sapete cosa è successo? Ecco un altro pazzo, ecco uno che si rifiuta di vedere le cose importanti, le cose come stanno! Il passante abbassò lo sguardo, e rimise le mani dentro le tasche. Ho già rinunciato a queste cose, aggiunse guardando già avanti. Se avete voglia conosco un giardino. È lì che vado.

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